In casa Atalanta la parola d’ordine è una: ripartire. Raffaele Palladino lo ha detto con chiarezza nel giorno della presentazione, tracciando da subito una linea molto netta. Niente corse frenetiche al mercato, niente rivoluzioni immediate, nessuna fuga in avanti: la priorità, oggi, è conoscere la squadra. «No, il mio obiettivo è conoscere al meglio i ragazzi», ha dichiarato con lucidità. «Ho già una rosa forte, poi su tutto il resto c’è tempo. Serve reagire, toccare i tasti giusti per risollevare la squadra: non vedo l’ora di scendere in campo». Parole semplici, quasi programmatiche: prima viene l’identità, poi il resto.

IL TIFO SOGNA GIÀ – Nel frattempo, però, mentre Palladino predica pragmatismo, la fantasia dei tifosi ha già preso il largo. E non soltanto a Bergamo attraverso commenti attraverso i nostri canali Social di TuttoAtalanta.com. Anche sui forum viola, dove Palladino ha lasciato un’impronta molto chiara, si parla di un nome che oggi fa rumore, per logica e per fascino. Moise Kean. L’attaccante azzurro era stato una delle intuizioni più riuscite dell'esperienza alla Fiorentina di Palladino: rilanciato, liberato, trasformato in riferimento. Non stupisce che, nel giorno del suo arrivo a Bergamo, diversi tifosi atalantini abbiano iniziato a chiedersi se il cerchio potesse chiudersi proprio lì: un allenatore che ha rigenerato Kean, e un’Atalanta che ha un reparto offensivo ancora in cerca dell’ultimo tassello.

Non si tratta — va ribadito — di un dialogo aperto tra i club. Ma una suggestione rimbalzata sui nostri canali Social e commenti, così forte che merita di essere raccontata, perché nasce dal buonsenso prima che dall’immaginazione.

PERCHÉ IL PROFILO PIACE COSÌ TANTO - L’Atalanta non ha urgenza di agire sul mercato, come ha sottolineato Palladino. Ma se dovesse aprirsi una finestra concreta a gennaio, i motivi per prendere in considerazione Kean sarebbero evidenti: condizioni da valutare per Scamacca, che non ha ancora avuto continuità fisica. Attesa o meno dell’exploit di Krstovic, che crea tanto ma non ha ancora trovato la porta con regolarità. E da tenere sotto controllo il possibile scenario-Lookman, con il nigeriano che resta un patrimonio ma anche un profilo attenzionato da diversi club per gennaio e porterebbe moneta pesante per un possibile nuovo colpo di mercato. 

Ecco perché l’idea di un attaccante potente, fisico, verticale, italiano e già plasmato da Palladino fa così rumore tra i tifosi. Kean rappresenterebbe tutto questo. E aggiungerebbe un elemento non trascurabile

L’ATALANTA RESTA SEMPRE ALLA FINESTRA - È presto, anzi prestissimo. Palladino l’ha detto chiaramente: il mercato oggi non è in agenda. Ma l’Atalanta — per storia e filosofia — è sempre stata un club rapido, lucido, capace di colpire quando si apre la possibilità giusta.

E se a gennaio dovessero maturare le condizioni, sia tecniche che economiche — e magari anche un incastro favorevole tra domanda e offerta — allora sì, Moise Kean, perchè no, potrebbe rientrerebbe perfettamente nella categoria dei colpi che fanno sognare, senza escludere anche il fatto che, proprio in questi giorni, dall capitale sponda giallorossa, si sta parlando di un profilo che Gasperini valuta da quest'estate in maniera precisa, cioè quello di Nikola Krstovic. 

Oggi resta un’idea, una suggestione alimentata, quadi da fantacalcio, soprattutto dai tifosi. Ma è un’idea che ha una logica, una narrazione tecnica coerente, una storia comune alle spalle e un allenatore che conosce il giocatore come pochi altri.

Sezione: Mondo Social / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 00:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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