Roma, vittoria d’autore: Dovbyk e Soulé piegano il Verona

La Roma di Gian Piero Gasperini continua a correre. Dopo le certezze accumulate in avvio di stagione, i giallorossi hanno superato anche l’Hellas Verona con un 2-0 che racconta di concretezza, organizzazione e qualità nei momenti decisivi. All’Olimpico, davanti al pubblico delle grandi occasioni, la firma arriva da due interpreti diversi ma complementari: Artem Dovbyk, terminale offensivo implacabile, e Matias Soulé, talento cristallino capace di dare respiro e sicurezza nel finale.

PARTENZA LAMPO – La squadra di Gasperini non lascia spazio a dubbi e sblocca la sfida dopo appena sette minuti. Cross al bacio di Celik dalla trequarti e Dovbyk, in area, dimostra perché è il riferimento scelto dal tecnico: posizione perfetta e incornata vincente. L’Olimpico esplode, ma il Verona non si arrende. La squadra di Marco Baroni reagisce con carattere e crea due occasioni nitide con Gift Orban, sfortunato nel colpire una traversa clamorosa a portiere battuto.

LA CHIAVE DIFENSIVA – Nonostante la spinta veronese, la Roma si compatta. Svilar risponde presente, diventando un baluardo tra i pali e garantendo sicurezza a un reparto che sa soffrire senza disunirsi. È questa la differenza rispetto ad altre versioni giallorosse del passato: la Roma di Gasperini sa accettare i momenti complicati, difendere con ordine e colpire al momento opportuno.

IL SIGILLO DI SOULÉ – A dieci minuti dal termine arriva la rete che chiude ogni discorso. Pressione alta, recupero immediato della coppia Kone-Pellegrini e pallone verticale che libera Soulé davanti al portiere: controllo e freddezza per il 2-0 che manda in archivio il match. Allo scadere Orban trova anche la via del gol, ma il tocco di mano ravvisato dall’arbitro cancella l’illusione scaligera.

ROMA IN CRESCITA – Tre punti che raccontano più del risultato: la Roma ha trovato continuità, ritmo e un’identità chiara. Dovbyk è il punto di riferimento offensivo che mancava, Soulé una gemma che cresce partita dopo partita. Gasperini applaude, l’Olimpico sorride: la sua Roma resta agganciata al treno delle prime e manda un messaggio forte al campionato.