C’è un po’ di Atalanta anche nel Mondiale U20 che si sta disputando in Cile. Tra i protagonisti più interessanti della giovane Italia di Nunziata, c’è infatti Javinson Idele, classe 2007, laterale destro di grande spinta e disciplina tattica. Insieme al centrocampista Riccio, il difensore bergamasco rappresenta la “scuola” di Zingonia in una Nazionale che, chiuso il girone al secondo posto, si prepara a sfidare una tra Stati Uniti, Sudafrica e Francia negli ottavi di finale. A soli 17 anni, Idele è tra i più giovani della manifestazione, ma la sua maturità in campo tradisce l’età. Abituato da tempo al calcio dei grandi grazie all’esperienza con l’Atalanta U23, il giovane cursore nerazzurro si è già preso la scena, disputando gare convincenti contro Cuba e Argentina.

IL SOGNO MONDIALE – «Non me lo aspettavo» racconta Idele ai microfoni de L'Eco di Bergamo -, con l’entusiasmo sincero di chi sta vivendo un sogno. «Quando ho saputo della convocazione sono corso subito a dirlo alla mia famiglia. Essere al Mondiale è qualcosa di incredibile, soprattutto perché il livello è altissimo e affrontiamo giocatori forti. È un sogno che si realizza».

UNA SFIDA DI GRUPPO – Il torneo in Cile è arrivato in un momento particolare della stagione, con poco tempo per prepararsi e tanti compagni nuovi. «È vero, non è stato facile trovare subito l’intesa» spiega il giovane nerazzurro. «Ognuno di noi arriva da un club e da sistemi di gioco diversi, ma questo ci ha aiutato a creare entusiasmo e spirito di squadra. Stiamo crescendo partita dopo partita».

PRESTAZIONI E CRESCITA – Dopo il pari con Cuba (2-2) e la sconfitta di misura con l’Argentina (0-1), l’Italia si è qualificata agli ottavi, ma Idele non si accontenta: «Sono contento della mia prestazione, anche se speravo in almeno una vittoria. Con Cuba abbiamo commesso qualche errore di troppo, contro l’Argentina, invece, avremmo meritato di più».

RADICI E FORMAZIONE – Nato in Italia da genitori nigeriani e cresciuto a Villa di Serio, Idele non dimentica le proprie origini: «Devo molto al mio paese e alla gente di Villa di Serio. È lì che ho iniziato a inseguire il sogno del calcio, ricevendo i primi valori. L’Atalanta, invece, è la mia seconda casa: non mi ha formato solo come giocatore ma anche come persona. Mi hanno dato fiducia fin da bambino e ogni giorno mi aiutano a migliorare».

DAL VIVAIO AL CALCIO DEI GRANDI – L’approdo all’U23 nerazzurra è stato il vero punto di svolta: «Debuttare tra i professionisti da minorenne mi ha fatto crescere tantissimo» racconta Idele. «Avere a che fare con il calcio dei grandi è una scuola di vita. Ho sbagliato e sbaglio ancora, ma con l’aiuto di compagni e staff sto migliorando ogni giorno».

UNO SGUARDO AL FUTURO – Atletico, veloce e dotato di grande gamba, Idele incarna il prototipo del laterale moderno. «Credo di avere le caratteristiche giuste per il calcio di oggi: intensità, fisicità e capacità di fare entrambe le fasi» conclude il difensore. «Devo crescere ancora, soprattutto nella fase difensiva, ma sento che sto andando nella direzione giusta».

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Sezione: Under 23 / Data: Lun 06 ottobre 2025 alle 07:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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