Vieri elogia Hojlund: “È troppo più forte, il Napoli ha fatto un colpo straordinario”

A Napoli non ha impiegato molto a conquistare tutti. Arrivato nel momento più delicato della stagione, subito dopo l’infortunio di Lukaku, Rasmus Hojlund ha saputo imporsi con forza e personalità. Quattro gol in sei partite tra campionato e Champions League raccontano di un centravanti completo, che si è già preso la fiducia di Antonio Conte e l’affetto dei tifosi. L’ultimo sigillo, quello decisivo contro il Genoa, è la conferma di un impatto devastante.

L’ANALISI DI VIERI – Nel corso della trasmissione “Fuoriclasse” su DAZN, Christian Vieri ha espresso tutto il suo entusiasmo per il giovane attaccante danese, elogiando la scelta del Napoli sul mercato: «Devo dire che il Napoli ha fatto davvero un grandissimo acquisto. Ora la domanda è: riuscirà questo ragazzo a conservare il posto anche quando rientrerà Lukaku?».

“È TROPPO PIÙ FORTE” – L’ex centravanti di Inter, Lazio, Juventus, Atalanta e Atlético Madrid non ha dubbi sulla risposta: «Hojlund è troppo più forte. È giovane, ha fame, va in profondità – che per un attaccante è fondamentale. Gioca bene con i compagni, fa gol, fa fare gol, sa fare la sponda ed è mancino. Secondo me è difficile toglierlo. E poi è un giocatore che ha bisogno di continuità: allo United non aveva spazio, ma lì è sempre un casino incredibile».

L’INVESTIMENTO CHE PAGA – Il Napoli se l’è assicurato in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 44 milioni, una cifra importante ma già giustificata dalle prestazioni dell’ex Atalanta. Conte gli ha costruito intorno un sistema in cui il danese può esprimere il meglio del suo repertorio: corsa, fisicità e una straordinaria capacità di dialogare con chi gli ruota intorno.

Se Lukaku resta un punto di riferimento imprescindibile, la sensazione è che Hojlund sia ormai molto più di una semplice alternativa. Il Napoli ha trovato un centravanti moderno, devastante e ancora in piena crescita. E, come sottolinea Vieri, “uno così non puoi toglierlo, neanche per rispetto della gerarchia”.