Siamo ancora in trasferta oggi, pur parlando con una bergamasca. La nostra amica tifosa si chiama Ester e ci risponde dalle Marche.

Ciao Ester, so che sei bergamasca e la tua squadra del cuore è l’Atalanta, però vivi nelle Marche. Come è nata questa passione?
"Sono per metà bergamasca e per metà piemontese, ma ho vissuto a Cologno al Serio, nella bassa. Sono cresciuta a polenta, casoncelli e Dea! Ora vivo nelle Marche, a Porto Potenza Picena da sei anni, ma ho portato con me anche la mia passione, che è nata quando sono nata io. Mio papà era un grande bergamasco e atalantino doc, non potevo che essere così anche io!".

Come vivi l’Atalanta adesso che sei lontana da Bergamo?
"Adesso che non posso più seguire fisicamente l’Atalanta, cerco di rimanere informata il più possibile su tutto quello che succede in campo e fuori".

Cosa pensano i tuoi compaesani della tua passione per l’Atalanta?
"I miei amici marchigiani ormai simpatizzano quasi tutti per l’Atalanta. Le critiche quest’anno sono state piuttosto per quanto riguarda il marasma calcio scommesse. La realtà dei fatti ha purtroppo lasciato spazio alle chiacchiere inutili e deleterie".

Ti sarà sicuramente capitato in passato di andare allo stadio. Ricordi la prima volta?
"Certo, ricordo benissimo la prima volta al Comunale. Era un derby soffertissimo “vecchio stile”, quindi non ancora super controllato dai celerini. Della partita non ricordo molto, ma il clima che si respirava è indimenticabile. Purtroppo abbiamo perso e all’uscita tra lacrimogeni e fumogeni, non si capiva nemmeno la direzione in cui bisognava andare. E’ stato davvero un bellissimo battesimo!".

E il momento più bello da tifosa?
"Beh, momenti belli da tifosa ne ho vissuti parecchi. Dal guardare in tv le partite con mio padre, al veder risorgere la Dea come merita, al vivere lo stadio, le amicizie in Curva, le riunioni del Bocia, fino al rendermi utile alla festa della Dea".

Un tuo commento su questo inizio di campionato.
"Delle prime due partite ho visto soltanto i punti salienti, ma la vittoria contro il Palermo è stata davvero esaltante. Ho visto una squadra compatta e combattiva, quello che serve e che credo stia cercando di trasmettere mister Colantuono. La determinazione può far tacere le chiacchiere, dimostrando il valore in campo, perché l’Atalanta è una squadra di serie A, non ci sono articoli mediatici che tengano".

Una parola per descrivere l’Atalanta.
"In una parola non penso di farcela. L’Atalanta è Bergamo e Bergamo è l’Atalanta".

Il tuo calciatore preferito?
"Come potrei scordare Caniggia, Carrera, Nappi … Grandi figure del passato! Nel presente i miei preferiti sono Consigli e Tiribocchi".

Vorresti aggiungere qualcosa?
"Sì, un sogno che ho e che vorrei davvero tanto si realizzasse, è quello di vedere l’Atalanta nell’olimpo delle grandi, lassù ai primi posti della classifica. Chi come me ha il cuore nerazzurro sa quanta passione mettono i tifosi e quanto impegno spende la società per la Dea. Ho sempre stimato molto la società che a Bergamo ha sempre puntato tantissimo sui giovani e, pur non possedendo risorse economiche all’altezza degli altri grandi club di serie A, si è sempre distinta per aver cresciuto grandi talenti. Con l’umiltà si arriva lontano e questa è l’Atalanta!".

Grazie per avermi dedicato un po' del tuo preziosissimo tempo ... Forza Atalanta!

Sezione: La Dea in Rosa / Data: Gio 29 dicembre 2011 alle 17:00
Autore: Sabrina Pedersoli
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