JACKERS, voto 6,5 
La sua partita è fatta di interventi sicuri e letture efficaci sulle palle alte. Nel primo tempo salva i suoi almeno in tre circostanze, trasmettendo sicurezza al reparto. L’episodio del rigore nasce da una scelta coraggiosa ma sfortunata: esce forte, abbatte Pasalić e consegna all’arbitro una decisione inevitabile. Non può opporsi né al penalty né al colpo di testa del sorpasso.

SABBE, voto 6
Diligente nel presidiare la corsia destra, dove contrasta più volte la rapidità di Lookman, pur andando in sofferenza quando il nigeriano accelera. Non prende iniziative particolari, ma resta ordinato e disciplinato fino al cambio. Dal 89’ MEIJER, sv pochi minuti che non permettono di incidere.

ORDONEZ, voto 6
Prestazione di carattere, soprattutto nelle prime fasi in cui guida la costruzione dal basso con calma anche sotto pressione. Si concede persino una conclusione da lontano, che però carambola su Tresoldi. Con il Bruges in affanno cala di lucidità, fino alla sostituzione nel recupero.

Dal 90’+5 ROMERO, SV

MECHELE, voto 7
Uno dei più affidabili della serata: preciso nelle chiusure, dominante nei duelli aerei e sempre puntuale nelle letture difensive. È lui a spegnere sul nascere un paio di situazioni pericolose create dall’Atalanta. La sua prestazione resta solida anche quando il contesto della gara diventa più caotico.

SEYS, voto 6
Non si fa travolgere, ma nemmeno incide. Mantiene un profilo basso sulla fascia sinistra, garantendo equilibrio e poche sbavature, ma senza mai spingere con decisione. Una gara utile alla causa, ma senza lampi.

SANDRA, voto 5,5
Parte con il compito di dare geometrie ma finisce per soffrire la fisicità e la velocità del centrocampo nerazzurro. In più di un’occasione perde contrasti che pesano nella gestione del possesso. Esce nel finale, quando la sua energia era ormai esaurita.

Dal 89’ CAMPBELL, SV

STANKOVIC, voto 6
Corre molto e offre densità in mezzo, recuperando palloni e dando sostanza. Non si risparmia, ma paga in qualità quando c’è da far ripartire l’azione: il suo apporto resta più fisico che tecnico.

FORBS, voto 6
Mette lo zampino nell’azione che porta al vantaggio, con la sua pressione alta che innesca Tresoldi. Qualche accelerazione interessante, ma non sempre trova la giocata giusta.

Dal 75’ VETLESEN, voto 5,5
Entra senza la giusta intensità, non riesce mai a dare vivacità al fronte offensivo e si limita a un paio di appoggi elementari.

VANAKEN, voto 6,5 
Il cervello della squadra: avvia azioni importanti, gestisce i tempi con la solita calma e disegna l’assist per Vermant che avrebbe potuto cambiare la storia della gara. La sua prestazione resta sopra la media, anche se non accompagnata dal risultato.

TZOLIS, voto
Il talento greco è il giocatore più pericoloso del Bruges. Il gol che sblocca la sfida è un gioiello di tecnica e precisione: destro a giro imparabile. Non si limita a quello: altre conclusioni dalla distanza e movimenti intelligenti lo rendono una costante spina nel fianco dell’Atalanta.

TRESOLDI, voto 6,5
Non segna ma è preziosissimo: difende palla, pressa e manda in porta Tzolis con un assist perfetto. Fa tanto lavoro sporco, aiutando la squadra a risalire. Esce stremato nella ripresa.

Dal 64’ VERMANT, voto 5
Macchia irrimediabilmente la sua gara con l’errore clamoroso a tu per tu con la porta vuota, dopo aver superato Carnesecchi. Un’occasione sciupata che pesa sul risultato finale.

ALL. NICKY HAYEN, voto 6
Prepara il match con intelligenza: squadra compatta, aggressiva quando serve e abile a colpire in transizione. L’idea di abbassare il baricentro nella ripresa però si rivela fatale, consegnando campo e fiducia all’Atalanta. Le sostituzioni non incidono e il finale diventa un naufragio tattico, con il rimpianto di non aver osato di più.

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Sezione: Il Pagellone / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 21:01
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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