Non è stata la serata del calcio champagne, ma alla New Balance Stadium l’Atalanta ha ottenuto ciò che contava: i tre punti contro il Club Brugge, piegato in rimonta nonostante un primo tempo complicato e le solite emergenze difensive. La prima vittoria europea della gestione Juric vale molto più della classifica: è un segnale di carattere, arrivato da una squadra che sa stringere i denti e sfruttare gli episodi quando serve.

UN’ATALANTA NUOVA – Juric non è Gasperini. Le differenze tattiche, tanto discusse, emergono ogni settimana: blocco difensivo più basso, meno pressione costante, maggiore attesa e ripartenze veloci per colpire. Un’Atalanta diversa, più prudente e meno brillante, ma che in campionato ha già raccolto più punti rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione. Dopo cinque giornate: due vittorie, tre pareggi, e una sesta posizione che dà fiducia.

SPIRITO DI GRUPPO – In questo contesto la mano dell’allenatore croato è evidente. «Stiamo creando un bellissimo spirito, la voglia di lavorare», ha dichiarato Juric nel post partita. E in effetti l’Atalanta sta trovando risorse inattese: Ahanor e Bernasconi hanno firmato prestazioni sorprendenti, mentre chi entra dalla panchina – da Zappacosta in giù – regala energia e affidabilità. È la testimonianza di un gruppo che non si arrende al lungo elenco degli indisponibili.

DALLE CRITICHE ALLA CRESCITA – Basterebbe ricordare il clima di un mese fa: due pareggi in campionato e la pesante sconfitta col PSG avevano già acceso dubbi e malumori. Juric veniva dipinto come la “copia sbiadita” di Gasperini, senza però lo stesso impatto. Oggi, con risultati in ripresa e una squadra che ha saputo reagire alle difficoltà, lo scenario appare diverso: non c’è il fuoco d’artificio del passato, ma c’è concretezza, organizzazione e una capacità di restare in piedi anche nei momenti complicati.

La nuova Atalanta non entusiasma ancora, ma vince e convince per spirito e carattere. Juric non ha ereditato una situazione facile, dopo nove anni di Gasperini e con mezza rosa in infermeria. La sua Dea, però, sta dimostrando di saper soffrire e crescere insieme. E in fondo, per ora, è questo il miglior segnale che poteva arrivare da Bergamo.

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Sezione: Primo Piano / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 14:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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